Un anno fa moriva Benedetto. Il Papa del rispetto.
Occorre uscire da sé per non vacillare nell’oscurità del presente e restare con lo sguardo fisso alla Verità, di cui Benedetto è stato fedele cooperante, non solo per essersi dichiarato tale. A distanza di un anno dalla sua morte Maria Michela Petti non dimentica l’appello rivolto a “tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio”, come Ratzinger ha lasciato scritto nel suo testamento spirituale: “Rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere!”. A lei, oltre l’eredità comune a tutti i fedeli – che disperde solo chi vi rinuncia – resta il ricordo confortante del profondo rispetto del papa bavarese per le persone, “per tutte – precisa – e per ciascuna”. “Rispetto sperimentato – aggiunge la Petti – a livello personale e familiare, in due circostanze particolari”.
“Il coraggio di restare fermamente con la verità” sono sue parole che volentieri cita. Come recita un’espressione usata spesso da san Tommaso d’Aquino, “ogni verità, da chiunque sia detta, proviene dallo Spirito Santo”. Nei ricordi di padre Georg, che gli fu accanto per molti anni, ecco invece qualche frase di Benedetto che gli è rimasta particolarmente impressa. “Il mondo va sempre a cadere nelle mani dei lupi”.