La sfinge
Grava sull’animo inquieto
irrisolto anelito a virtù
un dì incomprensibilmente
stracciata in gran segreto.
Trattamento per di più
indegno e tristemente
zeppo di incongruenze
in costanza di apparenze.
A tutto c’è un limite!
Per l’indecenza e la menzogna
esternate d’abitudine
resterebbe solamente la vergogna.
Effetto dell’onda di risucchio
un’immagine sbiadita dell’idolo
gongolante sui frantumi di uno specchio
e spadroneggiante senza titolo.
Non un sussulto di dignità
invocato a più voci
ormai sfiora l’emblema dell’ambiguità.
Maria Michela Petti
31 maggio 2021