Su una frase dell’intervista del card. Müller a Kath.ne
tradotta e pubblicata su “Stilum Curiae”
Su una frase dell’intervista del card. Müller a Kath.net
tradotta e pubblicata su “Stilum Curiae”
«In uno Stato costituzionale – distinto da uno Stato unitario ideologico – spetta ai suoi tre poteri separati proteggere e garantire l’esercizio dei diritti naturali dei cittadini».
È la frase che ha esercitato un particolare, forte, impatto su di me. E: dovrebbe interpellare… in tutta la sua completezza, inciso compreso, che meriterebbe un’attenta valutazione – anche (mi permetto far osservare, a ragion veduta) la coscienza collettiva e far riflettere su omissioni e trasgressioni emerse con impressionante frequenza, soprattutto negli ultimissimi tempi, ai massimi livelli dell’ambito ecclesiale. Disarmante l’eloquenza delle segnalazioni, delle denunce e degli appelli moltiplicatisi a seguito di fatti e misfatti che reclamano verità e giustizia.
Se è vero, come è vero, che la responsabilità è personale, è altrettanto ineludibile quella di complici, “occulti” nella maggior parte dei casi, per motivi tutti da verificare.
Perentorio e dettagliato il messaggio, che non può e non deve essere racchiuso soltanto negli ammonimenti generici di dotte catechesi, trasmesso da San Paolo in 1Corinzi 12,12-27, con il chiaro riferimento a quelle “parti” ultime fra le ultime – dispiace doverlo denunciare per l’ennesima volta; di certo: a vuoto – proprio nella comunità ecclesiale per eccellenza destinatarie di recente di trattamenti riprovevoli, abbandonate all’oblio, addirittura insignificanti.
Le parole, gli ammaestramenti, non tradotti in una pratica di vita coerente pesano come… quelle pietre evocate in un preciso passo evangelico… ben conosciuto – quindi inutile citarlo espressamente – in primis dai ministri della Parola.
Intelligenti pauca!
Maria Michela Petti
25 giugno 2021