Non perdiamo la speranza (da “La Berta”)
(riceviamo e volentieri pubblichiamo)
Sono trascorsi lunghi e pesanti mesi, e il dolore che si prova nel non poter lavorare al fianco di una persona ed un professionista come Eugenio è molto forte!!!
Rivolgo e rivolgerò sempre un sentito ringraziamento al prezioso collega, che ha ricoperto e ricopre tutt’ora un ruolo importante nel mio percorso lavorativo. Scrivo volutamente al presente perché -i suoi insegnamenti, i suoi preziosi consigli, lo spirito di sacrificio e di condivisione, la passione e l’entusiasmo in tutto quello che fa, l’onestà e l’umiltà che lo caratterizzano e lo contraddistinguono- sono entrati a far parte del mio bagaglio, che ogni santo giorno decido di portare con me ogni volta che esco di casa e mi reco a lavoro.
Eugenio ha sempre saputo “ascoltare” invece di “sentire”: ascoltare vuol dire porsi in una posizione di apertura mentale e di cuore… ascoltare significa essere umili e non avere paura e non vergognarsi nell’ammettere di aver sbagliato. Tutto ciò, è possibile perché Eugenio è speciale nella sua normalità e umanità. La perfezione? Personalmente, temo chi si ritiene tale, in quanto non è mai disposto a mettersi in discussione, privandosi così di migliorare.
A tale proposito, Eugenio non si è mai presentato come quello perfetto e che non sbaglia mai.
Quando si sono verificate delle incomprensioni -che sul posto di lavoro possono capitare in quanto siamo individui con personalità ed esperienze diverse, con le proprie conoscenze e convinzioni– Eugenio si è sempre saputo mettere in gioco, dimostrando la sincera volontà di capire, chiedere scusa, e mai la presunzione di additare l’altro come l’unico ad aver commesso degli errori. Le discussioni, dunque, si sono sempre rivelate occasioni di confronto e poi di incontro, comportando sia una crescita professionale che umana.
Non dimenticherò mai tutte le volte che nonostante i suoi impegni, si è dimostrato aperto e disponibile al chiarimento: si è parlato tanto e con il dovuto rispetto che definisce quei rapporti sinceri, dove ci si può sentire liberi di poter esprimere e condividere la propria idea.
Ringrazio Dio per esserci stati anche questi momenti perché le discussioni, gestite in maniera costruttiva, hanno permesso di rafforzare il rapporto professionale ed umano.
Premesso quanto sopra, prego ogni giorno affinché Eugenio possa avere la possibilità di prender parte nuovamente a questa nostra grande famiglia, quella che il Santo Padre giustamente esorta a creare sul proprio posto di lavoro: una grande famiglia a cui Eugenio è stato sempre orgoglioso di prendere parte, adoperandosi costantemente con professionalità, senso del dovere, onestà e rispetto!
Auguro a chiunque di avere al proprio fianco colleghi come Eugenio, che credono e si impegnano nel costruire ambienti di lavoro dove la collaborazione, l’umanità dei rapporti e la valorizzazione e lo sviluppo delle capacità e delle competenze della Persona, ne fanno da filo conduttore.
Ognuno di noi è il risultato delle esperienze vissute, delle decisioni prese e di quegl’incontri importanti con persone il cui valore si rivela prezioso per il nostro percorso di vita. Persone che hanno la capacità di renderci migliori, ispirandoci con le loro azioni positive e propositive, ed incoraggiandoci nel credere ed avere fiducia in noi stessi e nell’Altro: se sono quella che sono è grazie a queste Persone, è grazie anche ad Eugenio!