“sopire, troncare… troncare, sopire”
Per la durata di un bagliore:
intermezzo nel viaggio
dell’animo con il cruccio
della condanna all’oblio.
Un balenio a svelare lo sfregio
di un’offesa in spregio
di norme violate
e diritti negati.
Promesse tradite e smascherate,
altre…sul momento vibranti
risucchiate dalla forza del boato.
Nell’occulto volgere di una notte
sulle sospette rotte
di una tempesta placata
nella parvenza di una quiete blindata.
E fu di nuovo buio.
Speranze a brandelli ridotte
e schiaffo alla credibilità
di un impegno a difesa della verità.
Sopire…
per difendere l’indifendibile,
troncare…
troppo alto il prezzo per un orribile
scempio.
E fu silenzio:
a tacitare l’indicibile.
Ma: non si smorza l’eco del fragore
di quel silenzio
cesellato dal revisore
all’ombra della giostra a intontire.
… troncare, sopire…
Finché l’ardire
non smetterà di impallidire…
Maria Michela Petti
Proviamo giustamente sdegno per quello che accade lontano dal nostro Paese, ma abbiamo il dovere di indignarci anche per quello che ci succede intorno: noi tutti abbiamo delle responsabilità morali, e per tali ragioni, dovremmo agire ed esprimerci quando assistiamo a qualcosa che è sbagliato!!!
Esporsi non è mai facile: è scomodo, è rischioso e per questo richiede sacrificio verso noi stessi e verso gl’altri! Ma è giusto farlo perché ogni individuo, nel suo piccolo, può contribuire con il proprio comportamento al miglioramento della società.
La nostra responsabilità sta nel decidere e cosa decidere: quando una persona subisce un’ingiustizia o sta vivendo un momento di difficoltà, possiamo decidere se fregarcene, voltando le spalle, oppure rimanere e aiutarlo! Nel primo caso si è complici ed individualisti, nel secondo caso si è persone che hanno compreso il senso di fraternità e di condivisione… anche del dolore, anche se quel dolore non è il nostro!
È vitale riflettere ed informarci per capire che ruolo attivo possiamo ricoprire per supportare il prossimo!
A fronte di ciò, una questione verso la quale non riesco, e non posso, rimanere inerme, è quella che coinvolge Eugenio: quello che gli è successo, e il dolore che sta vivendo, non dovrebbe lasciare nessuno indifferente!!!
Date queste premesse, voglio richiamare il concetto di “deontologia professionale”.
La deontologia professionale non deve considerarsi un lusso puramente teoretico ed accademico ma anche una fondamentale, quanto necessaria, competenza professionale: troppo spesso si pensa che un professionista -per ritenersi tale- debba attenersi e limitarsi ad applicare la prassi di riferimento.
Fare ciò è indubbiamente importante, ma non esaurisce le competenze indispensabili per ricoprire e gestire determinati ruoli da c.d. Professionista!
A tale riguardo, determinante è il comportamento umano e i valori fondamentali della deontologia professionale sulla base dei quali si agisce. Tra questi: la libertà intellettuale (diritto di esprimersi e di informarsi), il diritto alla riservatezza, la professionalità (competenza tecnica, rispetto dei colleghi, neutralità ed integrità personale), la responsabilità sociale.
Per quanto concerne la vicenda che coinvolge il collega Eugenio, si può rilevare quanto segue
– Diritto alla riservatezza (previsto anche nella Dichiarazione universale dei diritti umani [ONU 1948, art.12]): l’aspetto deontologico è venuto decisamente a mancare! Difatti, la tutela della “privacy informazionale” che include il diritto a non essere spiati e la riservatezza e protezione dei dati personali, non è stata minimamente rispettata (es. articoli di giornale come quello pubblicato il 6 aprile 2017)!
– Professionalità: l’aspetto deontologico è venuto a mancare se rapportato a quello che è stato fatto contro Eugenio! Nello specifico, tra i principali aspetti in cui essa può essere scomposta, rientra anche la “solidarietà reciproca” che non contempla lo screditare e/o criticare in maniera ingiustificata e irragionevole il proprio collega, ed esclude atteggiamenti omertosi di fronte a eventuali colleghi responsabili di comportamenti scorretti: in questi termini, nel suo caso, la “solidarietà reciproca” è stata brutalmente calpestata!!!
È doveroso specificare che per “professionalità” si intende anche lo spirito di collaborazione verso i propri colleghi, promotore di una cultura operante sui principi di rispetto / comprensione / correttezza / fiducia e lealtà critica: in questi termini, l’aspetto deontologico è stato concretamente rispettato da Eugenio!
A fronte di ciò, è doveroso ricordare che Eugenio ha ricoperto il ruolo di segretario particolare di ben 4 Segretari Generali (dal 2006 al 2017), oltre a quello di Coordinatore della Segreteria (coordinamento, senza poteri decisionali, dei seguenti uffici: Archivio di Stato, Ufficio Controllo Interno, Coordinamento Eventi e Servizio Giardini e Nettezza Urbana): dunque -se Eugenio non si fosse rivelato un valido e stimato Professionista, rispettoso dei codici deontologici- non sarebbe stato mai promosso e confermato, in tutti questi anni, in tali ruoli!!!(precisazione per quei corvi starnazzanti: tranquilli che il numero degli Apostoli sono sempre 12… potete candidarvi voi però come il 13, 14, 15 ecc.)
Proseguendo nell’analisi, bisogna tenere presente che tutti i codici deontologici professionali sono orientati verso l’individuazione dei “doveri” a cui sono tenuti i lavoratori e, sulla base degli esiti delle valutazioni individuali riguardanti Eugenio, questi sono stati ampiamente assolti!
A tale proposito, l’art. 16 del Regolamento generale per il personale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano (consultabile sul sito http://www.vatican.va), stabilisce al §1 che “Il responsabile immediato è tenuto ad informare annualmente il Direttore, secondo le modalità previste da apposita normativa, circa la dedizione, la professionalità, il rendimento e la correttezza di ciascun dipendente” e al §2 “Copia di tali informazioni, inviate dal Direttore al Segretario Generale del Governatorato (…)”. Rifletterei e insisterei sul fatto che se gli esiti di tali valutazioni fossero stati negativi, Eugenio non sarebbe stato confermato (per ben 11 anni di seguito) come segretario particolare del Segretario Generale!
Inoltre, la valutazione positiva sottintende che Eugenio abbia sempre rispettato quanto disposto agli artt. 18 (Doveri) e 20 (Divieti) del succitato Regolamento!