Quel che non può la mascherina
Tutti a volto seminascosto,
o meglio: quasi tutti,
perché c’è sempre qualcuno
che eccelle nell’opposto
per smarcarsi dai reputati brutti
fra i quali sarebbe un illustre nessuno.
A viso semicoperto
pur sempre identificabili.
Senza quella maschera invisibile
abile a confondersi nel deserto
di inesistenze adorabili
nell’esercizio dell’intrigo irriducibile.
Con la mascherina a proteggersi
e a protezione da un contagio
– buono a sapersi –
ma non dalla perfidia del malvagio.
Maria Michela Petti