Il silenzio vale più di mille parole….. o forse no ?!
2017 – 28 marzo – 2023
28 marzo, data importante ormai più di qualsiasi altra data. Data di… una svolta per la mia vita e per quella della mia famiglia. Svolta totale, rivoluzione e capovolgimento di una vita. Perché da quella data nulla è più come prima: ogni progetto, ogni traguardo, tutto è stato spazzato grazie ad un disegno che ad alcuni è noto mentre ai più non lo è.
“Il silenzio vale più di mille parole” oppure “il silenzio è d’oro, la parola è d’argento” detti popolari / proverbi per esprimere che spesso astenersi dal parlare vale più che intervenire.
Ebbene oggi, a SEI (e dico SEI) anni di distanza mi domando se davvero questo silenzio valga oro oppure non sia lecito pensare il contrario….
Nei giorni immediatamente seguenti a quel giorno, il 28 marzo, fin dalla tarda mattinata al mio rientro dalla residenza di Santa Marta, fui esortato MOLTO CALDAMENTE al silenzio ricevendo le più ampie rassicurazioni da più parti.
E così ho subito in silenzio… articoli (in particolare due che sono stati ripresi ed hanno fatto il giro del mondo e le cui conseguenze sto pagando in modo assolutamente salato ancora oggi. In particolare uno dei due giornalisti è poi estremamente noto/a all’interno delle mura e rinomato/a per avere notizie di ‘primo pelo’ (che peraltro non ha mai inteso approfondire alla luce dei sviluppi che ci sono stati negli anni a seguire… ma si è limitato/a a riportare fedelmente dalla sua ‘fonte’.
Ovviamente la ‘notiziona’ andava trattata ‘a caldo’ dai giornalisti e proprio in quei frangenti fui trattenuto dal parlare; dovevo tacere…. Nessun nome, nessun aneddoto nessun fatto.
Mi domando oggi se il famoso oro che non si è tramutato in argento, non sia invece a sei anni di distanza trasformato in ferro vecchio, ferraglia arrugginita ed ossidata dal trascorrere degli anni… se effettivamente si poteva agire diversamente.
E forse per quelle persone che ancora oggi si nascondono e si ‘godono’ la vita le cose non sarebbero le stesse.
Alla luce di quanto poi emerso in questi anni in cui ognuno ha avuto la possibilità di ‘dire la sua’ con conseguenze minime o nulle, il dubbio matura sempre più verso una certezza.
Tacere ha significato sedare l’interesse mediatico, voltare pagina e dare credito a molti detrattori.
Questi anni mi hanno aiutato a scoprire nuovi elementi, a cementare alcune certezze, acquisire pochissime smentite e soprattutto tratteggiare con linee sempre più marcate quello che è il MIO CASO, il ‘caso Hasler’ che però nient’altro è che LA MIA VITA. Perché di questo si è trattato… entrare con forza nella vita professionale e purtroppo e soprattutto anche privata del sottoscritto con ogni genere di mezzo… e sottolineo ogni tipo di mezzo (e qualche elemento su queste tematiche è emerso in altri ‘casi’) devastandola e sbattendola alla pubblica opinione solamente da un punto di vista. Altre vite hanno per sempre segnato la mia di vita non certo la loro, anzi. Alcune vite hanno persino ampiamente profittato della situazione e delle occasioni. Altre invece hanno spremuto finché c’è stato da spremere per poi proseguire un percorso senza mai voltarsi indietro e senza mai volersi sporcare le mani brillanti.
Tacere può senza dubbio aver giocato a favore di queste altre vite che ancora vite sono, quasi tutte in pienezza, gioia e successi goduti (e ancora da godere) come tante altre belle cose…
Una sola vita è valsa il godimento di tante altre a quanto pare.
Certo, persone a me vicine mi ripetono come un mantra: “la Giustizia non è di questo mondo”… la ‘resa dei conti’ non avviene su questa terra’… si tratta di pochissime persone (due?) di profonda Fede (quella vera non quella sancita da un certificato di battesimo) che confidano in una ‘Giustizia superiore’ e probabilmente l’unica veramente Giusta.
Eppure essendo in qualche modo ‘condannato’ agli affari di questo mondo dentro di me ripercorro i tanti errori commessi. Errori che io per primo ho commesso, non mi interrogo su quelli degli altri penso e spero che ognuno conosca o riconosca i propri.
Errori di vario genere, commessi però anche nel valutare determinate persone, nel riporre in loro una fiducia incondizionata oppure attese puntualmente disattese, promesse mai mantenute. Sei anni sono lunghi e possono quindi determinare un bilancio anche nei riguardi di alcune persone che credevo profondamente diverse. Sono stato ‘scaricato’ come un barile da gettare in mare e mai più rivedere nonostante le parole sei anni fa in questo giorno fossero da più parti diverse.
Gli aspetti noti (MA SOPRATTUTTO REALI) della vicenda o del ‘caso Hasler’ sono a conoscenza di pochi che ben si guardano dal condividerli o dal discuterne con le altre persone coinvolte (che non sono solo un paio come mi si è voluto far credere nell’immediato ma un numero maggiore e si tratta di persone di un certo ‘peso’).
Sono consapevole del clima e dei rischi che si possono correre soprattutto in un’epoca come quella che stiamo vivendo che agli occhi esterni ed inconsapevoli può essere considerata un’epoca di cambiamenti positivi mentre per alcuni ha segnato cambiamenti davvero epocali o meglio…. tombali!
Ma la paura non dovrebbe cancellare i sacrifici, gli sforzi ma anche le esperienze di conoscenza profonda di un essere umano (che sarei io prima di essere un caso) sviluppati in ambito professionale prima ancora che personale. Un aiuto, un sostegno non si nega a nessuno…. dai profughi, ai detenuti, ai senzatetto, agli ammalati… a tutti…. O forse a quasi tutti!
Perciò la delusione è sempre maggiore e va di pari passo con il trascorrere del tempo, purtroppo degli anni anche se con l’aggiunta di preziosi tasselli che nel tempo di sono incastrati come un perfetto puzzle o tetris…..
Concludendo, sempre per non annoiare o ammorbare i pochissimi amici e parenti anche ancora mi leggono (perché purtroppo l’interesse scema di pari passo con i riflettori mediatici):
A sei anni di distanza, alcuni dei risultati sono ben visibili ad occhi intelligenti e non per forza informati…
2+2 fa ancora 4!
Altri risultati o dinamiche sono invece molto meno visibili e noti e per questo continuo a domandarmi:
MA IL SILENZIO, VALE DAVVERO PIÚ DI MILLE PAROLE?
Beh nel mio caso le parole sarebbero ben più di mille…… potremmo parlare di qualche capitolo….
Come sempre, in questa giornata, l’augurio è mesto ed amaro.
Eugenio, 28 marzo 2023