E… non si dà la pace

Parole inflazionate
a scongiurare il già accaduto:
la morte in culla di un bene mai goduto.

Sul campo, nemmeno tanto lontano,
è guerra
col bollettino quotidiano
di uno scenario disumano
confuso fra le schermaglie dei benparlanti
sugli opposti fronti dell’ideologia.
Un esercito di parolai a far dietrologia
senza accenni di empatia
indifferente ai mesti lai dell’umanità dolente.

E… non si dà la pace
a quegli esseri… icone del dolore
smarriti in percorsi alla ventura
per scampare alla sventura.
I più con occhi smorti
per non appannare con le lacrime
la vista della via più sicura.
Privi di forze per urlare il bisogno di pietà
persa sotto i bombardamenti
con le residue tracce di umanità
stringendo forte
la speranza che non vuole morire.

Ovunque scene di orrore e terrore
con la verità dei fatti finita fra le vittime
di un triste provvisorio bilancio
di questa guerra
che, ci si era illusi,
avrebbe continuato ad arrestarsi
nelle retrovie della fattispecie del sopruso.

Maria Michela Petti
16 giugno 2022

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