Dal prima al dopo che verrà
Al chiuso. Là dove
si godeva in tranquillità
di quel che prima
ammantava come nuove
condizioni di contiguità
tutto sembra ora una pantomima.
Con negli occhi immagini
desolanti di un dolore anonimo
sottratto agli affetti
da far venire le vertigini
come se persone siano sinonimo
di banalissimi oggetti.
È ciò che resta affidato
alla pietà del ricordo
e la mente vi tornerà riannodando
il filo rosso del futuro che sarà.
Sospettando del nemico in agguato
nel tempo che parrà balordo
ad ogni quisquilia tremando
e difendendo l’essenziale che si avrà.
Incontro al dopo che verrà,
al momento senza certezze
e con l’ansia che ci accompagnerà,
nello stato di incertezza
per la sgradita convivenza
con un ospite restio alla desistenza.
Maria Michela Petti